Nietzsche sostiene che ogni essere vivente ha una volontà di potenza, anche colui che serve ha la volontà di essere padrone. Tuttavia, l'autore afferma di aver trovato un grido d'aiuto in ogni essere vivente, che si manifesta in due forme: l'umanità e una specie di dis-umanità. Dalla prima derivano valori positivi, mentre dalla seconda frutti avvelenati.
La teologia della liberazione nasce in America Latina con l'idea di trovare una convergenza tra l'esperienza religiosa e quella sociale e politica. Questa teologia viene elaborata pensando alla situazione difficile del Sud America di quegli anni, di fronte ai regimi militari, alle masse sottoposte a sfruttamento e ridotte in miseria, di fronte ai poveri e agli oppressi. Nel suo costituirsi e nel suo proporsi questa teologia appare come quasi esclusivamente rivolta all'azione, un'azione che ha però come fine la liberazione sociopolitica.
L'autore riflette sulla dipendenza della scienza dalla Tecnica e dal Mercato, che hanno assorbito i centri di ricerca e le università. Questo processo ha portato alla riduzione delle persone ad oggetti, dopo averle degradate ad animali e averle spogliate del loro posto unico e sovrano nel mondo naturale.